Ritratti

Dionese Eraldo poeta contadino

Eraldo Dionese
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Eraldo DioneseEraldo DioneseEraldo DioneseEraldo DioneseEraldo DioneseEraldo Dionese

da Attori della Normalità

Tu!

Conobbi i cervi

volanti sulle colline

al chiarore delle lucciole,la luna

E la mia pena

simile a una dissipazione

a un andar via

con gli ortaggi dei Campi

tra tuberi e legumi

in magazzino sono nato

sotto una zucca

raccolta per l’inverno

Due boccioli di rosa,sotto la finestra

non ancora rapiti dal gelo

Il mucchio del letame sulla terra bianca

la mia sicurezza di esserci

Nulla mi ha spezzato

Poco mi ha convinto

Ma Tu! Dal primo istante


Forma formale

Formarsi violarsi

Viole non furono,mai

crete nel Creato

Erano prevenute

Pervenute a noi sconosciute

Viole non furono labbra d’amore

né lebbre di desideri

ma d’istanti i fiori

fiorire per venire amore

D’istanti è l’amore

Così distanti a volte

da paure parere uccisi e trafitti

da lame,da chiodi,da fruste e flagelli

Consegnate al vento la mia carne

che Dio la benedica nel mio orto

e salvi il mio piccolo amore

il mio piccolo amare,dal gelo

Salvate le mie carni disperse

per ricomporle in una bara

che il sole cremi e illumini

il coraggio di tutti

Dove?

Dove non avere paura