Consapevolmente o inconsciamente, lo straniero si trova sempre in una sorta di esilio, e tutti i veri scrittori sono esiliati per sempre da questo mondo, anche quando, come nel caso di Proust, raramente lasciano la loro camera[...] Per quanto possa sembrare paradossale, l’artista è un manovale segreto dell’amore. Possiamo dire che l’esiliato è una sorta di disappointed lover? Malgrado tutte le precarietà, l’amore continua a sollecitare l’artista in esilio, per quanto sarcastica, codificata o effimera sia la sua opera. Egli reinventa ogni giorno le premesse della sua difficile ricerca e onora il suo virtuale lettore, uno straniero simile e dissimile, del dono di un amore esigente. Solo così lo scrittore può continuare la sua inconclusa avventura e rendere umano il suo naufragio, dovunque sia.