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Cappello Pierluigi

Pierluigi Cappello
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Una volta che il testo esce, quel testo non è più mio. Un uomo che scrive versi è nel contempo schiacciato da una direzione diacronica, passato-futuro e da quella sincronica che è il presente. Il luogo del poeta è quello di starne al centro, subendo pressioni enormi. In qualche modo devi essere tu e non esserlo… e questo ti dà la forza di non porti il problema del per chi scrivere, considerata anche la sconfortante assenza di lettori. È in virtù di questo stato di compressione che si scrive, per questo cerco di scrivere sempre in gratuità.                                                                                                                                                             La poesia si può imparare a memoria. È così che diventa di tutti.                                                                      È una forma di resistenza perché ti insegna a sentire le cose senza appropriartene: illumina le cose da dentro e le libera.                                                                                                                                                         La vera poesia, in qualsiasi modo si esprima è sempre fuori mercato. Ed è pericolosa, e disturba il potere.

Pierluigi Cappello