A voi leggere questo montaggio fotografico che ora è il nostro “adesso” e che ha sicuramente tempi e forme diverse da quelle del passato e da quello che io stesso pensavo di cercare-trovare.
E se come scrive Georges Didi-Huberman, il declino non prelude alla catastrofe antropologica, ma è risorsa vitale, allora questa “Perduta gioventù” di cui noi stessi facciamo parte si faccia avanti e non smetta di emettere flussi di fotoni per trasformarli in “scintille di umanità”.
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