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Hubay Miklos

Miklos Hubay - Budapest/Tre notti d’amore 1991Miklos Hubay a BudapestMiklos Hubay a BudapestMiklos Hubay a BudapestMiklos Hubay a BudapestMiklos Hubay a MilanoMiklos Hubay a ParigiMiklos Hubay a ParigiMiklos Hubay a ParigiMiklos Hubay in treno verso il BalatonMiklos Hubay nelle cantine di TokajMiklos Hubay a ParigiMiklos Hubay al Centro Pompidou a ParigiMiklos Hubay ai Colonos in FriuliMiklos Hubay ai Colonos in FriuliMiklos Hubay ai Colonos in FriuliMiklos Hubay a BudapestMiklos Hubay a BudapestMiklos Hubay al Centro Pompidou a ParigiMiklos Hubay al Centro Pompidou a ParigiMiklos Hubay a La Palette a ParigiMiklos Hubay a La Palette a ParigiMiklos Hubay a Parigi

Ho avuto la chiamata dal Friuli, una chiamata insolita, intensa. Ma subito si aggiunse un’altra condizione inaspettata, stupefacente: l’atmosfera. C’era qualcosa di incantevole che mi fece ritornare al tempo della mia infanzia: il profumo dei tigli. I tigli del Friuli erano in fiore e nelle serate che passavo passeggiando, evocavano esattamente il profumo della mia città, Nagyvarad, dove abitavo proprio in un grande viale di tigli. Motivazioni e legami continuavano. Ma accanto a tutto questo un rombo continuo. Dalla base americana di Aviano, a pochi chilometri, partivano verso sera…e ritornavano all’alba. Andavano a bombardare la Serbia e il Kosovo. Sono nato a Nagyvarad in Transilvania mentre passava alla Romania e mentre l’epidemia spagnola mi toglieva il padre. Ero minoranza e orfano. Come non essere segnati da tutto ciò? La pulizia etnica, come oggi viene chiamata con feroce cinismo, era già iniziata. Coloro che sono esposti a quel pericolo non possono più smettere di pensare a quella possibilità…e oggi l’uomo è abbastanza geniale per distruggere l’umanità intera.

Miklos Hubay

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